Le Nazioni unite e il decennio dello sviluppo sostenibile

Il periodo che va dal 2024 al 2033 è stato proclamato dalle Nazioni Unite come il Decennio Internazionale delle Scienze per lo Sviluppo Sostenibile (IDSSD). Durante questo intervallo di tempo ci si dedicherà allo sfruttamento delle scienze in maniera collaborativa per affrontare tutte le sfide globali più urgenti. Le scienze, infatti, ricoprono un ruolo fondamentale nello sviluppo sostenibile, e questa iniziativa mira a consolidare il loro impatto attraverso un’attività collettiva.

Andiamo a vedere adesso quali sono gli obiettivi in programma dell’IDSSD e quali saranno le principali aree di intervento.

Quali sono gli obiettivi del decennio dello sviluppo sostenibile?

L’IDSSD  ha in programma una serie di iniziative che prevedono la collaborazione di tutti gli stati membri che si possono riassumere nei seguenti punti:

  • Sensibilizzare e aumentare la consapevolezza: saranno avviate iniziative per sensibilizzare governi, istituzioni, aziende e cittadini sull’importanza delle scienze e sul ruolo fondamentale che la ricerca scientifica ricopre nello sviluppo sostenibile.
  • Promuovere politiche basate su evidenze: tutti i provvedimenti e le politiche adottate dovranno basarsi su dati scientifici e ricerche rigorose.
  • Affrontare le sfide globali: la ricerca scientifica verrà utilizzata per cercare di far fronte a tutte le grandi sfide che l’umanità dovrà affrontare in ambito ambientale. Problemi come il cambiamento climatico, la progressiva perdita di biodiversità, le risorse naturali, la salute pubblica, durante questo decennio saranno una priorità.

I progressi fatti nel campo della sostenibilità sono stati finora isolati e frammentati, un aspetto alla base di una buona ricerca scientifica, invece, è quello della cooperazione:la comunità scientifica deve essere coesa e operare in un clima collaborativo.

Le aree strategiche del Decennio dello Sviluppo Sostenibile

L’international Science Council (ISC) propone di operare seguendo un modello orientato su precise aree strategiche:

  • Acqua: le fonti idriche dovranno essere sicure e sostenibili, inoltre si dovrà fare in modo che siano accessibili a tutti. Problemi come la siccità e la mancanza di risorse idriche in aree urbane dovranno essere risolti.
  • Cibo: trovare sistemi alimentari sostenibili è una delle grandi sfide da affrontare. Al giorno d’oggi la produzione di cibo ha un impatto ambientale che sta diventando insostenibile per il pianeta, durante questo decennio si proverà a trovare delle soluzioni per far fronte a questa grave problematica.
  • Salute e benessere: gli interventi scientifici saranno rivolti anche a trovare dei modi per salvaguardare la salute della popolazione mondiale e a garantire uno stile di vita il più possibile sano. Questo obiettivo dovrà avere il sostegno anche di politiche di sensibilizzazione e di istruzione delle nuove generazioni.
  • Clima ed energia: il cambiamento climatico è uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione, in quanto è uno dei problemi che ha un impatto maggiore sulla vita presente sul nostro pianeta. Politiche di governi ed istituzioni volte a favorire la transizione verso fonti di energia rinnovabile saranno centrali durante questo decennio.
  • Aree urbane: in futuro si mirerà alla creazione di intere aree urbane sostenibili e a misura d’uomo, con l’aiuto dell’integrazione di fonti rinnovabili e tecnologia. Una città smart ed ecosostenibile garantirà un basso livello di inquinamento, benessere fisico e mentale per i cittadini. 

Conclusione

In conclusione possiamo dunque affermare che nei prossimi dieci anni il ruolo della scienza sarà fondamentale sia da un punto di vista della ricerca che dal punto di vista di politiche dedicate alla sensibilizzazione. Si farà in modo, infatti, di far capire a governi, istituzione e cittadini che senza la scienza sarà impossibile risolvere le problematiche che minacciano il nostro pianeta e l’esistenza della vita. 

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