Il Ritardo del Conto Termico 3.0 sta generando crescente preoccupazione tra professionisti del settore energetico e cittadini interessati a migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni. Previsto come un aggiornamento significativo rispetto alla versione precedente, il Conto Termico 3.0 avrebbe dovuto introdurre nuove misure per incentivare interventi di riqualificazione energetica. Tuttavia, l’assenza di comunicazioni ufficiali sulla sua pubblicazione sta alimentando incertezza e speculazioni.
La lettera del presidente Anci ai Ministri riguardo al ritardo del Conto Termico 3.0
Il presidente dell’ANCI, Gaetano Manfredi, ha espresso preoccupazione per il ritardo nella pubblicazione del Conto Termico 3.0. In una lettera indirizzata di alcuni giorni fa indirizzata al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e alla Viceministra Vannia Gava, Manfredi ha sottolineato l’importanza di questo strumento per i Comuni italiani. Il Conto Termico rappresenta una leva fondamentale per gli interventi di efficientamento energetico, in particolare nell’ambito del PNRR e dei fondi FESR. Il ritardo nell’approvazione del nuovo schema di decreto, condiviso per la prima volta durante la riunione tecnica della Conferenza Unificata del 7 marzo 2025, sta generando malcontento tra le amministrazioni locali, soprattutto in regioni come Veneto ed Emilia-Romagna. Manfredi ha quindi richiesto un’accelerazione dell’iter di approvazione, affinché si tenga conto delle istanze degli enti locali e si evitino perdite di risorse importanti per l’efficientamento del patrimonio pubblico. Clicca qui per il testo completo della lettera.
Le aspettative disattese e le implicazioni del Ritardo Conto Termico 3.0
Questo ritardo non solo ha deluso le aspettative di chi sperava in un rapido aggiornamento delle misure incentivanti, ma ha anche creato un vuoto normativo che complica la pianificazione di interventi di efficienza energetica. Le aziende del settore e i tecnici specializzati si trovano in difficoltà nel consigliare soluzioni aggiornate ai propri clienti, mentre i cittadini rimangono in attesa di chiarimenti su quali interventi saranno effettivamente incentivati.
Le possibili cause del ritardo del Conto Termico 3.0
Le ragioni dietro il ritardo del Conto Termico 3.0 non sono state ufficialmente comunicate, ma si ipotizza che possano essere legate a complessità burocratiche o a una revisione delle strategie energetiche nazionali. Questo ritardo potrebbe riflettere una fase di riconsiderazione delle priorità in materia di incentivi, forse in risposta a cambiamenti nel contesto economico o alle nuove direttive europee in materia di sostenibilità.
Le prospettive future e l’importanza di una comunicazione chiara
In attesa di novità ufficiali, il settore resta in una fase di stallo, con il ritardo del Conto Termico 3.0 che continua a influenzare negativamente la fiducia degli operatori e dei cittadini. È fondamentale che le autorità competenti forniscano al più presto informazioni chiare e dettagliate sulle tempistiche e sulle caratteristiche del nuovo incentivo, per permettere una pianificazione efficace degli interventi e per sostenere la transizione energetica del Paese.
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