In questo articolo illustreremo cosa sono le Cer e perché è vantaggioso entrarne a farne parte. Analizzeremo anche la questione relativa a contributi e inventivi statali, a quanto ammontano e chi può usufruirne
Cosa sono le Cer?
Una Comunità Energetica (Cer) è un gruppo di persone, aziende o enti locali che si uniscono per produrre, condividere e gestire energia rinnovabile a livello locale, solitamente attraverso impianti fotovoltaici. Questa struttura permette ai membri di autoprodurre l’energia di cui hanno bisogno, condividere l’energia in eccesso con altri membri della comunità e ridurre i costi energetici, favorendo al contempo la sostenibilità ambientale e l’indipendenza energetica.
Quali sono i vantaggi di una Comunità Energetica Rinnovabile?
Una CER offre diversi vantaggi sia in termini economici che ambientali. Innanzitutto favorisce una transizione energetica sostenibile, perché l’energia che viene prodotta e utilizzata dai componenti della comunità proviene da fonti rinnovabili (in primis quella solare). Sul piano economico offre tutti i vantaggi che derivano dall’utilizzo di simili fonti di energia: dalle agevolazioni fiscali alla riduzione dei costi in bolletta.
I contributi PNRR e le tariffe per le CER
Parliamo adesso della questione economica legata a contributi e incentivi. Per sostenere lo sviluppo delle Comunità Energetiche sono previsti dal decreto due strumenti:
- Un contributo a fondo perduto del 40%, per chi installa un impianto fotovoltaico (solo per i comuni al di sotto dei 5000 abitanti).
- Una tariffa incentivante sull’energia prodotta e condivisa.
Il limite massimo di investimento è pari a:
- 1500 €/kW, per impianti fino a 20 kW.
- 1200 €/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW.
- 1100 €/kW, per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW.
- 1050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1000 kW.
Quindi, per fare un esempio, per un impianto da 20 kW il contributo a fondo perduto arriva a un massimo di 12mila euro. Inoltre gli impianti devono diventare operativi entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo, e comunque non oltre il 30 giugno 2026.
Chi può ottenere i contributi a fondo perduto?
Come abbiamo visto prima, questo decreto è rivolto a gruppi di autoconsumatori che si trovano all’interno del territorio dei comuni sotto i 5000 abitanti.
Gli interventi possono essere rivolti sia alla realizzazione di nuovi impianti sia al potenziamento di impianti preesistenti con componenti più nuovi e moderni.
Che requisiti devono avere gli impianti per ottenere il contributo?
Dopo aver visto cos’è una Cer e chi può farne parte, scopriamo insieme quali sono i requisiti per poter effettuare dei lavori usufruendo del contributo a fondo perduto del 40%:
- La potenza nominale dell’impianto non deve superare 1 MW.
- L’avvio dei lavori deve essere successivo all’entrata in vigore del decreto.
- Quando si presenta la domanda, la CER deve già essere costituita.
- Le configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia devono essere realizzate conformemente all’articolo 31 del decreto legislativo n. 199 del 2021.
- Gli impianti di produzione e di prelievo devono essere connessi alla rete di distribuzione attraverso punti di connessione che fanno parte della stessa area della cabina primaria
- È necessario il possesso dei requisiti di tutela ambientale.
- Gli aiuti concessi ai sensi del decreto non possono superare i venti milioni di euro per progetto.
Quali sono le spese ammesse dal decreto?
Dopo aver analizzato i requisiti necessari all’ottenimento del contributo, andiamo adesso a vedere quali sono le spese che vengono coperte::
- Realizzazione di impianti a fonti rinnovabili (ad esempio impianti fotovoltaici).
- Fornitura dei sistemi di accumulo.
- Acquisto e installazione di macchinari, impianti e attrezzature.
- Opere edili necessarie alla realizzazione dell’intervento.
- Connessione alla rete elettrica.
- Studi e spese per le attività preliminari.
- Progettazione e indagini geotecniche.
- Direzione dei lavori.
- Collaudi tecnici, consulenze e supporto tecnico.
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